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SEO per i video: una guida alle ottimizzazioni3 min read

25 Giugno 2019

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SEO per i video: una guida alle ottimizzazioni3 min read

Video marketing e SEO sono due mondi separati? Non proprio. Se è vero che la SEO la fa da padrone nelle migliori strategie di web marketing, è altrettanto vero che da alcuni anni a questa parte il video marketing sta acquistando via via maggiore importanza, con oltre il 60% di aziende che lo inseriscono nelle proprie attività di promozione online.

Ma l’unione fa la forza, e per far fruttare al meglio un buon video aziendale è opportuno accompagnarlo da una SEO ben fatta.

La SEO per i video: cosa cambia?

L’ottimizzazione SEO tradizionale è già di per sé un ambito in continua evoluzione: nuove tecniche e funzioni spuntano come funghi ogni settimana, per adattarsi al meglio ai voleri di Sua Maestà Big G. Nel caso dei video, le cose si complicano ulteriormente.

Le differenze sono molte, i cambiamenti ancora più frequenti rispetto alla SEO tradizionale, gli scopi sono diversi: ad esempio, sapevi che è meglio concentrarsi sull’ottimizzazione per la tab di Google “Video”, e non su quella generica?

Scegli la piattaforma più adatta

In base ai tuoi obiettivi, devi scegliere dove pubblicare il tuo video: su YouTubeVimeo o Facebook puoi ottenere tanta visibilità e far conoscere il tuo brand, ma questo va a scapito del traffico sul tuo sito web. Se invece pubblichi il video sul tuo sito, per l’ottimizzazione sarà necessario ricorrere a dei mark-up particolari, non sempre di facile utilizzo.

Inserisci sottotitoli e trascrizioni

Sembrerà una piccolezza, ma l’uso dei sottotitoli può fare la differenza quando si tratta di video. La maggior parte delle persone guarda i video senza audio, soprattutto quelli su Facebook, per cui i sottotitoli sono indispensabili.

Inoltre, le trascrizioni sono costituite da testo: un’ottima opportunità per inserire keyword e tag utili all’indicizzazione.

Scegli una thumbnail accattivante

“Non si giudica un libro dalla copertina”: questo, su internet, non vale! La thumbnail del video deve invogliare l’utente a cliccarci sopra: se non è coerente con il contenuto del video, piacevole e di qualità, allora non fa il suo dovere.

Cura titolo e descrizione

Quanto detto per la thumbnail vale anche per la descrizione del video e soprattutto il suo titolo: devono essere coinvolgenti, clickbait quanto basta e catturare l’occhio. Non solo: titolo e descrizione fungono un po’ da title meta-description di una pagina web. Ecco perché bisogna inserire le parole chiave più opportune, nel rispetto delle classiche regole della SEO.

Il contorno del video

Il video deve essere la “portata principale” della pagina web in cui è pubblicato, e quindi deve essere subito fruibile dall’utente (e dai crawler del motore di ricerca). Non sepolto da muri di testo, non nascosto in un angolino della schermata, ma il punto focale della pagina. Pagina che mantiene comunque la sua importanza.

  • Deve essere ben redatta in ottica SEO, o rischia di inficiare l’ottimizzazione del video;
  • Se il video è embeddato, è meglio se è l’unico inseritoin quella pagina, perché i crawler di Google indicizzano solo il primo video che incontrano;
  • Non embeddare lo stesso video in più pagine diverse, o rischi di farti autoconcorrenza con lo stesso contenuto anziché promuoverlo al massimo del suo potenziale.

La SEO non è tutto

Con le regole dei motori di ricerca in costante cambiamento, è meglio avere un piano B: social come Facebook, Instagram o Twitter, o partner e influencer.

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