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Contenuti duplicati: tra SEO e credibilità online3 min read

6 Febbraio 2019

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Contenuti duplicati: tra SEO e credibilità online3 min read

I contenuti duplicati sono dannosi per il tuo sito web per diverse ragioni: danno luogo a penalizzazioni SEO, minano l’autorevolezza del sito stesso e possono costituire un’infrazione del diritto d’autore. Scopriamo nel dettaglio perché è bene postare contenuti unici e originali!

Le penalizzazioni di Google Panda

L’algoritmo Google Panda, introdotto nel 2011 e denominato anche algoritmo di ranking, in base a specifici criteri di qualità determina il posizionamento di un sito web. Uno dei parametri fondamentali d cui esso tiene conto è rappresentato dall’unicità e dall’originalità dei testi presenti nelle pagine web. In tal senso non ci si riferisce esclusivamente al copia e incolla effettuato da altri siti ma anche alle duplicazioni interne e al cosiddetto thin content.

Per duplicazioni interne si intende la presenza in un sito web di una singola pagina accessibile da più URL o di più pagine con contenuti simili. Si pensi, ad esempio a un e-commerce che utilizza i filtri taglia, prezzo e colore: questi ultimi generano url parametriche (ovvero non parlanti) che determinano una duplicazione della stessa pagina. Per ovviare a questo problema, che è penalizzante in termini di posizionamento, è necessario indicare il cosiddetto URL canonico, ovvero un meta tag che permette ai search engine di indicizzare solo un certo URL tra i vari disponibili.

Per Thin Content, invece, si intende un contenuto:

  • di bassa qualità
  • scarsamente informativo
  • contenente refusi o errori grammaticali e di sintassi
  • ricco di banner che influiscono negativamente sull’esperienza di navigazione dell’utente
  • breve e incompleto

Anche il thin content rappresenta un ostacolo al buon posizionamento in Serp dei siti web; proprio per questo motivo è importante produrre testi di qualità, utili, grammaticalmente corretti ed esaustivi.

Contenuti duplicati e web reputation

Qualsiasi sito web per raggiungere i risultati attesi deve essere ben strutturato e offrire dei contenuti originali, informativi e di qualità. Se esso risulta infarcito di testi duplicati ne vanno di mezzo la sua web reputation e la sua credibilità. Godere della stima di Big G, del resto, è un processo lento e faticoso che, oltretutto, può essere messo in discussione in un attimo: è sufficiente infatti un passo falso, come un testo duplicato, per perdere la buona reputazione acquisita. Ne consegue – dunque – che è necessario produrre testi originali e di qualità per conquistare sia i lettori che i search engine. D’altra parte più un sito è autorevole e maggiore sarà il numero di backlink che esso riuscirà a ottenere, aumentando ulteriormente la sua reputazione e la sua popolarità.

Infrazioni di copyright e licenze creative commons

Duplicare contenuti presenti sul web, oltre a determinare un significativo calo in Serp, espone il titolare del sito che ha pubblicato testi non originali a possibili infrazioni di copyright e licenze creative commons.
Per copyright – lo ricordiamo – si intende il diritto dell’autore di un’opera originale a utilizzarla in via esclusiva, con il conseguente divieto di riproduzioni non autorizzate dell’opera stessa. Chi viola il copyright rischia una sanzione piuttosto severa, che – tra l’altro – è facilmente ottenibile dalla parte lesa tramite una segnalazione all’Agcom, senza cioè dover necessariamente passare per un’aula di tribunale.

Anche chi viola le cosiddette licenze creative commons – che rappresentano un’alternativa al tradizionale copyright, in quanto consentono all’autore di concedere l’uso delle proprie opere a terzi a determinate condizioni – va incontro ad apposite sanzioni.

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